La valigia dell’emigrante

La valigia dell’emigrante mantiene ancora il valore e la funzione di quando era fatta di cartone, si chiudeva con lo spago e non c’era nessuno al gate del transatlantico che ti obbligava a ficcarci dentro ogni tuo singolo avere. La valigia dell’emigrante trasporta pezzettini di casa, atti a rendere il distacco meno traumatico e a confortare in momenti di nostalgia. E siccome nulla è più confortante di un piatto di pastasciutta, va da sé che la mia valigia dell’emigrante contenga perlopiù cibo!

Ecco quindi una lista rappresentativa, ma non esaustiva, dei generi di conforto che hanno trovato posto nella mia valigia al ritorno dalla visita natalizia.

  • Pastasciutta, appunto. La mancanza di varietà negli scaffali dei supermercati non italiani provoca al mio cuore pastafariano uno sconforto inenarrabile. In questo mondo di spag-bol, io mi ribello e porto dall’Italia bucatini, spaghetti alla chitarra e trofie! In aggiunta agli esemplari esotici, trasportavo anche una scorta di spaghetti e linguine Garofalo. Si trovano anche qui, ma a Milano erano in offerta e lasciarli lì pareva quasi maleducato.
  • Salumi. Il prosciutto crudo è una costante della valigia dell’emigrante, rigorosamente comprato dal salumiere di fiducia, che ormai sa che quei pacchettini di felicità sottovuoto volano a Londra. Si accompagna a coppa, speck e qualche pacchetto di pancetta dolce e affumicata, che non saranno come il guanciale, ma meglio del bacon sì!
  • Passata Mutti. È la più buona del mondo e in Inghilterra non la trovo mai; per di più è un liquido e quindi dovevo approfittare del bagaglio da stiva che mi ero sfarzosamente concessa.
  • Altri commestibili che difficilmente trovo in Inghilterra e quindi, quando li vedo in Italia, sento il desiderio di riassaggiarli. Tra questi ci sono tutti i prodotti Mulino Bianco, Crostatine al cioccolato in particolare, i Crostini Dorati e le Più Gusto San Carlo al gusto vivace.

Questa selezione luculliana sta per finire e la mia prossima tappa in Italia è programmata per maggio. Mi toccherà fare la carbonara col bacon, ché a mali estremi, estremi rimedi!

cibi italiani da portare a Londra, Mulino Bianco e Barilla , pastasciutta e passata Mutti per tutti.
A me prima di mettere i cibi in valigia, piace farci un bel servizio fotografico!

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